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Dott. Andrea Piana da 25 anni dentista a Verona

Carie trascurata dal dentista: ha sbagliato?

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  • #523 Rispondi
    Lore
    Partecipante

    Buongiorno,
    Cerco di mantenere una corretta igiene orale e faccio una visita e/o pulizia ogni 6 mesi circa ma ahimè questi sforzi vengono frustrati e temo vanificati dal mio stesso dentista.
    Agli inizi di gennaio corsi dal dentista intuendo che quel fastidio che sentivo ad un molare fosse dovuto ad una carie. Il dentista mi rassicurò, disse che si trattava della gengiva che curai con un collutorio che lui mi consigliò. Io mi sono fidata. Agli inizi di marzo stessa scena, in occasione di una pulizia. Il fastidio cominciava a essere sempre più chiaro per me (a modo mio conosco le carie purtroppo) e autonomamente ho deciso la settimana scorsa di fare una radiografia. Lo stesso radiografo ha individuato subito la carie e sono corsa di nuovo dal dentista armata di radiografia. Il quale, una volta decisosi a rimuovere l’otturazione ha ammesso che la carie era peggiore di quello che pensasse. Gli ho chiesto che significasse. Mi ha detto che le carie se sono piccole (come pensava -sbagliando- fosse la mia) possono stare lì per anni senza dare fastidio e che lui non le tratta. E io che ci andavo a fare alle visite periodiche, offrendo di andare a fare anche delle panoramiche per essere più sicuri ?!
    Vengo al dunque: le sembra plausibile una cosa del genere? Le carie si formano e poi ad un certo punto non crescono più e possono stare lì buone buone?
    Non mi dò pace per avergli dato tanta fiducia. Adesso il dente l’ha chiuso, dice che la carie era vicina al nervo, ma non l’ha toccato [alla prossima è finita ovviamente] e che è normale se il dente continua a farmi un po’ male, è sensibile al caldo ed al freddo, e dopo aver masticato il cibo continua una certa dolenzia. Come funziona? Ad un certo punto il dente “guarisce”, nel senso che si abitua e torna alla “normalità”? Temo di rischiare la necrosi di un dente lasciato morire dall’incuria del dentista, non la mia. Che devo/posso fare per questo dente?
    Mi potrebbe dare cortesemente dei consigli su come evitare di arrivare in queste situazioni visto che sembra che quello che faccio non sia sufficiente?
    La ringrazio molto se vorrà rispondermi.

    #524 Rispondi
    Andrea Piana
    Amministratore del forum

    Le domande che mi poni sono tante…vediamo di fare ordine ed essere un po’ schematici

    Cerco di mantenere una corretta igiene orale e faccio una visita e/o pulizia ogni 6 mesi circa ma ahimè questi sforzi vengono frustrati e temo vanificati dal mio stesso dentista.

    Direi che a questo primo punto non c’è niente da obbiettare. Fai bene a fare controlli frequenti, a patto che ovviamente vi sia una controparte altrettanto efficiente 😉

    Il dentista mi rassicurò, disse che si trattava della gengiva che curai con un collutorio che lui mi consigliò.

    Spezziamo una lancia a favore del collega….errare humanum est….

    Mi ha detto che le carie se sono piccole possono stare lì per anni senza dare fastidio e che lui non le tratta.

    Questa filosofia non mi piace e l’abbraccio rare volte, ma MAI quando vi sono sintomi come anche non capisco perché evitare una banale radiografia endorale.

    le sembra plausibile una cosa del genere? Le carie si formano e poi ad un certo punto non crescono più e possono stare lì buone buone?

    Qualche volta si possono osservare delle carie chiamate volgarmente “secche” che rimangono sostanzialmente stabili, ma la scelta di non trattarle deve essere molto ponderata per evitare errori grossolani. Nel tuo caso comunque esistevano i sintomi e questo ovviamente “tagliava la testa al toro”.

    è normale se il dente continua a farmi un po’ male, è sensibile al caldo ed al freddo, e dopo aver masticato il cibo continua una certa dolenzia. Come funziona? Ad un certo punto il dente “guarisce”, nel senso che si abitua e torna alla “normalità”? Temo di rischiare la necrosi di un dente lasciato morire dall’incuria del dentista, non la mia. Che devo/posso fare per questo dente?

    Sì, accade non raramente che se la carie è profonda, residui per un certo periodo (anche qualche mese), una certa dolorabilità masticatoria e sensibilità termica. Qui la condotta da tenere può variare da dentista a dentista. Personalmente direi che una certa attesa mi sembra plausibile a patto che i rapporti occlusali con la parte ricostruita siano impeccabili. Con la persistenza dei sintomi talvolta è il caso di ripetere la ricostruzione perché difetti di adesione o bolle nel composito (il materiale da ricostruzione), possono essere all’origine dei sintomi. In ultima analisi, se il fastidio si aggrava diventando intollerabile o perdurando troppo a lungo, non rimane che devitalizzare ed eseguire una cura canalare. Va anche detto che quando le carie sono molto profonde, la successiva infiammazione della parte vitale del dente può portare alla necrosi con dolori di altra natura e che impongono anche qui una cura canalare. Questo accade non di rado, ma non significa perdere il dente, quindi non ne farei un dramma. Altre volte (per fortuna più spesso) il dente si difende creando la dentina secondaria….praticamente ripristina da solo lo spessore osseo allontanando le parti vitali dalla zona “offesa” con conseguente alleviamento progressivo dei sintomi.

    In conclusione direi che probabilmente la tua tenacia ti ha salvato il dente. Il collega poteva fare certamente meglio, ma per tirare le somme è giusto valutare l’operato complessivo….come dicevo prima “errare humanum est….ma perseverare ovviamente no!

    Spero con ciò di essere stato esaustivo, ma se vuoi qualche altro chiarimento chiedi pure.
    Buona giornata

    Una lista di articoli con i più comuni errori dei “colleghi”

    #525 Rispondi
    Lore
    Partecipante

    La ringrazio molto. Oltre ad aver risposto alle mie domande, devo dire con grande disponibilità e cortesia, ho anche colto un approccio pratico che stempera la mia grande delusione. Anch’io mi chiedevo e richiedevo perché non avesse voluto fare una radiografia … Ma non lo saprò mai.
    Tuttora non saprei dire se il suo collega sia un cattivo dentista, ma non lo capisco, o forse è lui che non ha capito quanto ci tenessi a conservare vivo il mio dente e ci tenga ancora (anche se glielo spiegai, quasi a giustificarmi dei controlli che andavo a fare).
    Altri li ho devitalizzati, e ci sta che succederà ancora (e non ne devo fare un dramma, va bene) ma non così, facendo controlli ogni sei mesi. Una carie come quella credo ci abbia messo molto di più a formarsi.

    Un’ ultima domanda se possibile: ritiene che sarebbe utile utilizzare un qualche prodotto re-mineralizzante per aiutare/rinforzare il dente trattato e gli altri in generale?

    Grazie ancora e buona giornata anche a lei

    #526 Rispondi
    Andrea Piana
    Amministratore del forum

    Purtroppo niente di cui valga la pena…riguardo l’esterno del dente occorre solo trattarlo bene e pulirlo senza stressarlo troppo. Dentro il dente invece può farlo solo l’organismo. Aggiungo solo che se il dente ha sensibilità termica (sopratutto il freddo) è molto meglio risparmirgli lo stimolo che alimenterebbe solo l’infiammazione.

    In bocca al lupo.

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