Buongiorno Dottore,
6 mesi fa ho impiantato 3 impianti nella parte inferiore sinistra della mandibola, questi dovranno sostenere un ponte di 4 denti (un canino, due premolari e un molare).
È guarito tutto perfettamente, è stata “scoperchiata” la gengiva ed ora ho le viti di guarigione per guidare la ricrescita della gengiva stessa.
Sono arrivato al momento della costruzione del ponte con le quattro corone.
Il mio dentista sta spingendo affinché io mi convinca per un ancoraggio avvitato, mentre io in realtà preferirei un ancoraggio cementato sugli abutment.
L’idea di avere i buchini delle viti passanti attraverso le corone, seppur nascosti dal composito, mi infastidisce e non poco: so per esperienza che poi col tempo cambierà colore (ho denti molto bianchi), si consumerà e comunque costituisce un risultato estetico non perfetto come la superficie continua senza fori di una corona cementata.
Lui asserisce che sia meglio avvitata perché per qualunque problematica futura basterà svitare e non intervenire drasticamente rischiando di compromettere l’intero ponte (o addirittura gli impianti) per agire sotto.
Premetto che ho una cura maniacale dei denti (ho perso questi denti a causa di un granuloma, non per scarsa igiene), ho un altro ponte cementato sui monconi di altri denti da almeno 15 anni senza alcun problema.
Dice che il cemento usato per cementare potrebbe fuoriuscire durante il fissaggio e causare irritazione, infiammazione o addirittura nei casi gravi, perimplantite.
I propendo per la cementificazione sugli abutment e nessun foro passante attaraverso le corone del ponte.
Tra l’altro guardando la posizione degli impianti (i primi due molto vicini agli incisivi ed il terzo a metà dove dovrebbero essere molare e premolare) nemmeno sembrerebbero centrati nelle soprastati future corone (posizioni scelte a causa di diverse densità ossee).
È così rischioso cementare un ponte sugli impianti invece di avvitarli?
Grazie