Casi implantologia dentale
Protesi di Toronto in fibra di carbonio
Protesi di Toronto in fibra di carbonio
Ecco l’ultima frontiera (per ora) in fatto di materiali tecnologici applicati alla protesi orale. In questo caso prenderemo in considerazione una protesi di Toronto classica, ma la metodica può essere impiegata anche al carico immediato implantare ed alla protesi fissa classica. I vantaggi di questa tecnologia sono dati principalmente dalla grande resistenza alle flessioni enormemente superiori a quanto richiesto da un apparato masticatorio standard ed all’urto masticatorio molto ridotto. In particolare quest’ultimo è alla base di molti problemi nell’implantoprotesi che tramite la fibra di carbonio viene drasticamente abbattuto. Anche la leggerezza quantificabile in circa 13 grammi in una protesi di Toronto completa non è da sottovalutare, infatti forse non tutti sanno che i denti naturali di una dentatura (una sola arcata) è di circa 13 grammi!
Il colore della fibra di carbonio che è completamente nera, ha inizialmente creato alcune perplessità per il mascheramento in bocca, ma i moderni materiali permettono di non fare trasparire in alcun modo la fibra.
Struttura interna in fibra di carbonio con cappette metalliche immerse nella fibra. Queste cappette sono necessarie perchè la frizione con gli impianti consumerebbe la fibra usurandola.
Fase di ricopertura della struttura interna con i denti e conseguente mascheramento della fibra di carbonio
La prova in bocca della struttura interna. Può sembrare impossibile mascherare il colore del carbonio, ma alla fine sarà completamente invisibile.
Ecco la protesi finale. Perfettamente funzionante ed esteticamente eccellente.
Come si può osservare, anche guardando la protesi internamente, non si intravede neanche minimamemente il colore nero della fibra di carbonio che è inglobata internamente.
Un particolare ringraziamento al laboratorio Alberto Bonardi che
mi ha assistito assecondato e…diciamolo pure…”sopportato”, durante
la messa a punto di questa innovativa protesi implantare
impianto incisivi inferiori
Impianto mini per incisivi inferiori
(mini impianti)
Dovendo sostituire un piccolo dente come questo incisivo, il primo problema è di scegliere un diametro adeguato. Qui abbiamo optato per un diametro di 3.2 mm. abbastanza lungo da permettere una buona stabiliytà nel tempo. Infatti, per quanto piccoli denti, sviluppano tensioni notevoli, essendo strutturati per strappare e dilaniare il cibo. L’estetica risultante non lascia intravedere che si tratti di un impianto ceramizzato. Non bisogna dimenticare che spesso il risultato estetico di questa implantologia è determinato dalla gestione sapiente e senza fretta dei tempi biologici ed infatti non delude. La maturazione dei tessuti peri-implantari, ci permetterà di posizionare con piccolissimi atti di chirurgia, la gengiva dove vogliamo (e dove andrebbe sistemata!).
Vuoi sapere il precorso del paziente implantare?…Dacci un?occhiata
protesi di Toronto-classica
Protesi di Toronto classica
La protesi di Toronto è una protesi fissa ed è indicata nei pazienti che non hanno denti o sono in procinto di perderli tutti.
Ti interessa la Storia dell’implantologia? Dacci un’occhiata, è interessante!
denti incisivi inferiori a carico immediato
Denti incisivi inferiori a carico immediato post-estrattivo
Qui un articolo completo sul carico immediato
Rialzo maggiore seno mascellare
Rialzo maggiore del seno mascellare
La situazione iniziale è disastrosa. I denti trascurati per anni sono caduti a pezzi ed il riassorbimento osseo interno al seno mascellare impedirebbe l’immissione di qualsiasi impianto. L’intervento di rialzo maggiore del seno mascellare risolverà la situazione. Nell’intervento finito si possono osservare gli impianti immersi nel riempitivo che nei mesi successivi sarà sostituito con osso.
Implantoprotesi complessa
Gestione protesica – implantologica complessa
Per tornare al nostro caso clinico, vedendo la prima radiografia risulta chiaro che ci troviamo di fronte ad una dentatura estremamente compromessa: molti denti perduti, masticazione sbilanciata con obiettivi problemi sia estetici che funzionali (non mastica più).
Di comune accordo col paziente si decide di conservare al massimo i suoi denti naturali e di procedere senza fretta…..
Ricordo a tutti gli interessati, che il piano di cura progettato correttamente È FONTAMENTALE! Infatti una gran parte dei fallimenti é all’origine di un piano sbagliato giá all’inizio!
Ci vogliono diversi mesi per raggiungere il risultato di questa foto in basso……
Questo naturalmente NON significa rimanere senza denti per un anno, ma semplicemente servirsi di denti provvisori ed ausili vari per potere sorridere e mangiare con decoro….
A cui corrisponde questo controllo radiografico….
Abbiamo finalmente tutto ció che serve per potere finalizzare il caso e sorridere senza paura 😉
Mini rialzo del seno mascellare
Mini rialzo del seno mascellare (o rialzo secondo Summer )
La alternativa al rialzo maggiore del seno mascellare
Il mini rialzo del seno mascellare = traumatismo minimo. Questo bellissimo approccio fu ideato alcuni anni or sono dal dott. Summer in America e diffuso da lui stesso anche qui in Italia. Grazie a questo approccio ho potuto personalmente evitare innumerevoli volte l’intervento di rialzo maggiore, assai più invasivo. La tecnica è indicata nei casi in cui lo spessore osseo sia scarso, ma sufficente a tenere stabile un impianto permettendo di aumentare l’ossificazione sulla punta del nostro impianto di 2-5 mm. Personalmente me ne servo ogni qualvolta sia possibile per la sua bassa aggressività.
Se viceversa lo spessore osseo risultasse troppo sottile, non rimane che ricorrere al rialzo maggiore.
Il mini rialzo di seno mascellare ha anche subìto col tempo alcune varianti rendendolo più sicuro e performante rispetto al protocollo proposto da Summers inizialmente.
Come indicato dalle freccie, l’esiguo spessore osseo iniziale impedirebbe l’immissione di un impianto con criteri di sicurezza (seconda foto). Tuttavia, l’altezza ossea è tale da preferire un intervento meno invasivo del classico “rialzo maggiore” che è invece indicato quando lo spessore osseo è unferiore ai 4-5 mm. Nella terza foto, è possibile osservare l’impianto il cui apice è immerso nel riempitivo, che nei mesi sucessivi diventerà osso.
La differenza fondamentale con il rialzo maggiore del seno sta nel fatto che mentre in quest’ultimo si apre una finestra ossea sul fianco osseo e da qui si introduce il materiale da innesto (spesso in forti quantità),qui il materiale da innesto si immette nello stesso foro in cui sarà posizionato limpianto riducendo notevolmente il trauma operativo. Va subito detto che non si tratta di un percorso “a scelta” del medico, ma di una strada logica in funzione dello stato anatomico della cresta ossea.
rigenerazione ossea guidata GBR per implantologia
Rigenerazione ossea guidata (verticale) nella mandibola (GBR)
Rigenerazione ossea sulla mandibola (intervento reale)
Questo intervento è indicato per la carente altezza verticale dell’osso, tale da non garantire una adeguata implantologia. Qui sono mostrati tutti i passi necessari per la rigenerazione tramite memebrana (in questo caso di GORE-TEX). Poichè la neoformazione di osso è un processo lento, saranno necessari diversi mesi affinchè se ne crei di nuovo……senza peraltro che la membrana venga mai a contatto con l’esterno (esposizione). In quest’ultimo caso, la membrana si infetterebbe rapidamente ed Il risultato potrebbe essere compromesso anche in modo irrimediabile, ragion per cui, questa pratica chirurgica richiede il più alto grado di specializzazione e …..nessuna fretta.
Protesi di Toronto a carico immediato inferiore
Protesi di Toronto a carico immediato inferiore
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mini-impianti dentali e overdenture
Mini-impianti dentali e overdenture
Perché farli? Ovvio, perché la dentiera si muove troppo.
Ma quanto costa?
Una delle ragioni che guida la scelta di questa soluzione risiede anche nel basso costo. Rispetto ad una protesi di Toronto siamo nell’ordine di circa un terzo e quindi è ben salutata da chi desidera il massimo risparmio. Se poi si aggiunge il basso trauma si può comprendere come sia ben vista da una larga platea di pazienti.
Comuni domande
D: rimarrò un certo periodo senza denti?
R: no! L’inserimento e l’adattamento si fanno in giornata.
D: Devo rifare la mi ia vecchia protesi?
R: Solo in alcuni casi, spesso si può adattare quella già in possesso del paziente.
D: Se possiedo poco osso, che speranze ho di poterli avere?
R: questi impianti sono molto sottili e permettono il loro posizionamento anche in aree veramente infelici.