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Frattura e devitalizzazione
- Questo topic ha 15 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 anni, 11 mesi fa da Andrea.
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AndreaOspite
Gentile Dott. Piana,
preciso che la mia non vuole essere una “sviolinata”, ma le faccio i complimenti per il tempo che dedica a rispondere alle domande di questo forum. Immagino che il lavoro che svolge sia una vera e propria passione, e non sempre capita di trovare persone così dedicate al giorno d’oggi.
Venendo a me, cerco di farle un riassunto di quanto accaduto. Ho 30 anni e a seguito di un incidente, ho riscontrato una frattura orizzontale dell’11, del 12 e solamente a livello di smalto, anche del 13.
L’11 presenta soltanto una scheggiatura parziale, anche più piccola di quella presente in questa immagine che ho trovato sul suo sito. Il 12 invece si è fratturato quasi alla base (come l’altro dente della stessa immagine), rimanendo tuttavia parzialmente attaccato nella parte posteriore. Mi sono quindi recato in uno dei pochi centri dentistici aperti a metà agosto, e a seguito di una rx endorale è emerso che la frattura era avvenuta al di sopra della radice, senza quindi coinvolgerla direttamente. L’odontoiatra ha quindi deciso di riposizionare e fissare il dente, dandomi qualche speranza sulla sua futura vitalità. Ci siamo quindi rivisti dopo 15 giorni e nonostante il dente sia ancora un po’ sensibile e dolorante (forse ancora per l’urto), il test di vitalità ha dato esito positivo: il dente ha risposto al freddo e agli stimoli elettrici, seppure mi sia sembrato in misura leggermente minore rispetto agli altri denti limitrofi. Inoltre, il dente non si è scurito minimamente in questi primi 15 giorni.
Mi è stato quindi detto di fare attenzione a non strappare cibi particolarmente duri, e ci siamo dati appuntamento tra circa un mese per effettuare nuovamente il test di vitalità, dato che il “rischio” non è scongiurato (e dovrò comunque monitorarlo in eterno :)).
Tuttavia, qualche giorno prima di questo controllo con il centro che mi ha assistito, e con il presunto timore di un ascesso, mi sono recato anche dal dentista di famiglia, il quale, senza effettuare alcuna rx o test di vitalità, ha escluso l’ascesso (era solo un piccolo rigonfiamento gengivale), ma ha invece sostenuto che il dente sarebbe da devitalizzare ed incapsulare.
Immagino che entrambi i dottori abbiano ragione: il primo vuole prima essere sicuro che il dente stia andando in necrosi o che si generi/sia a rischio di pulpite prima di devitalizzarlo ed eventualmente incapsularlo, mentre il secondo preferisce farlo in via preventiva, prima di attendere eventuali infezioni.
Le domande che vorrei rivolgerle sono:
- A parer suo, quale sarebbe la scelta più saggia? Devitalizzare ed incapsulare il dente già ora, o attendere prima la sua “morte” naturale, prima di devitalizzarlo.
- Un 12 devitalizzato, va sempre incapsulato o potrebbe essere lasciato così, considerando che nella masticazione non è così stressato come un molare ad esempio?
- La crepa a livello di smalto del 13, deve essere trattata/protetta in qualche modo? Che rischi corro con questo dente?
Se necessario le posso anche allegare l’ortopanoramica che mi fecero in ospedale dopo l’incidente, e penso di riuscire a recuperare anche una copia della rx endorale del 12.
Andrea PianaAmministratore del forumUna volta tanto sono completamente d’accordo col centro dentale. Conservare il più possibile qualsiasi funzione o frammento di dente è quasi sempre un’ottima idea. Tanto per risponderle con un paragone: Lei amputerebbe una gamba che ha preso un trauma solo perché potrebbe andare in necrosi? Certo attendere può comportare qualche disagio, ma mi creda anche devitalizzare i denti metterci sopra dei perni e delle corone comporta comunque dei disagi a lungo andare. Quindi per me preservare e avere pazienza è la via maestra. Dunque per me devitalizzare un dente in via preventiva è un comportamento da rigettare senza indugio.
AndreaOspiteLa ringrazio per la risposta. Riesce a darmi un suo parere anche sugli altri due punti?
- Un 12 devitalizzato, va sempre incapsulato o potrebbe essere lasciato così, considerando che nella masticazione non è così stressato come un molare ad esempio?
- La crepa a livello di smalto del 13, deve essere trattata/protetta in qualche modo? Che rischi corro con questo dente?
Mi dispiace non abitare vicino a Verona, altrimenti mi sarei affidato a lei per i miei interventi futuri. Conosce per caso qualche collega competente e stimato che esercita nella provincia di Monza o di Milano?
Andrea PianaAmministratore del forum1) Dipende da quanto dente è andato distrutto a prescindere dalla devitalizzazione. Per questo occorre una visita…
2) Le fratture dello smalto sono frequenti e raramente le tratto a meno che non siano spie di fratture più profonde e comunque sintomatiche.
Provi a mandare qualche foto di tutta la situazione. (Denti e radiografie)
AndreaOspiteEcco l’ortopanoramica (la rx endorale riesco a recuperarla Mercoledì durante la visita di controllo).
Come le dicevo, il danno peggiore lo ha subito il 12 (che comunque era ancora attaccato, a differenza della scheggiatura sull’11), ma nonostante la vicinanza al colletto, dalla rx endorale è emerso che la radice non era stata intaccata (si trova appena sotto la frattura).
In aggiunta, mi sembra di notare, ma mi corregga se sbaglio, un granuloma del 46 (devitalizzato talmente tanti anni fa di cui non ho nemmeno memoria), che però non è stato notato dal dentista che ha avuto modo di osservare l’OTP (ma che farò presente al controllo).
Poi vedrà di sicuro un’artrosi bilaterale che notai già durante l’adoloscenza (e che a quanto pare avrei potuto curare con buone probabilità di successo), ma che per i dentisti che ho incontrato in tutti questi anni non era nulla di cui preoccuparsi ¯\_(ツ)_/¯. Secondo lei avrebbe senso curarla a 30 anni, considerando anche il recente incidente? Diciamo che ad oggi, al di là del difetto estetico, l’asimmetria non mi ha recato particolari problemi in questi anni, come cefalee o dolori vari.
Grazie ancora.
Andrea PianaAmministratore del forumEcco l’ortopanoramica (la rx endorale riesco a recuperarla Mercoledì durante la visita di controllo). Come le dicevo, il danno peggiore lo ha subito il 12 (che comunque era ancora attaccato, a differenza della scheggiatura sull’11), ma nonostante la vicinanza al colletto, dalla rx endorale è emerso che la radice non era stata intaccata (si trova appena sotto la frattura). In aggiunta, mi sembra di notare, ma mi corregga se sbaglio, un granuloma del 46 (devitalizzato talmente tanti anni fa di cui non ho nemmeno memoria), che però non è stato notato dal dentista che ha avuto modo di osservare l’OTP (ma che farò presente al controllo). Poi vedrà di sicuro un’artrosi bilaterale che notai già durante l’adoloscenza (e che a quanto pare avrei potuto curare con buone probabilità di successo), ma che per i dentisti che ho incontrato in tutti questi anni non era nulla di cui preoccuparsi ¯\_(ツ)_/¯. Secondo lei avrebbe senso curarla a 30 anni, considerando anche il recente incidente? Diciamo che ad oggi, al di là del difetto estetico, l’asimmetria non mi ha recato particolari problemi in questi anni, come cefalee o dolori vari. Grazie ancora.
In effetti la frattura sul 12 è molto alta e credo che a fare le cose per bene sarà necessaria la cura canalare con tutti gli annessi e connessi. Se non ha sintomi e il dente è fermo può provare ad aspettare che succeda qualcosa ma ho paura che accadrà.
Confermo che sul 46 è presente un grosso granuloma all’apice delle radici che tratterei sicuramente rifacendo la cura canalare il meglio possibile.
Per quanto riguarda la artrosi della mandibola invece non so darle indicazioni precise perché questo campo è appannaggio di persone che se ne occupano in modo specifico, tant’è che per ciò mi servo di un valido consulente.
AndreaOspiteLa ringrazio di nuovo. Quindi la scelta più conservativa di riposizionare il 12 ha solo permesso di posticipare la cura canalare ed il relativo perno + capsula. Il dente sembra abbastanza fermo e diciamo che non ho più il dolore post incidente (che forse era più “mascellare”). Vediamo come si evolverà in futuro, ma mi sembra di capire che ha ormai le settimane o mesi contati.
Spero almeno di salvare il 46 a questo punto, in modo da evitare un impianto.
Per l’artrosi sto cercando uno gnatologo che mi convinca (quanto meno da quello che posso trovare online), ma per ora ancora nulla nella zona di Milano e dintorni.Andrea PianaAmministratore del forumLa ringrazio di nuovo. Quindi la scelta più conservativa di riposizionare il 12 ha solo permesso di posticipare la cura canalare ed il relativo perno + capsula. Il dente sembra abbastanza fermo e diciamo che non ho più il dolore post incidente (che forse era più “mascellare”). Vediamo come si evolverà in futuro, ma mi sembra di capire che ha ormai le settimane o mesi contati. Spero almeno di salvare il 46 a questo punto, in modo da evitare un impianto. Per l’artrosi sto cercando uno gnatologo che mi convinca (quanto meno da quello che posso trovare online), ma per ora ancora nulla nella zona di Milano e dintorni.
Per il 46 non dovrebbe avere particolari difficoltà. Ne ho recuperati a bizzeffe.
In bocca al lupo e mi faccia sapere l’evoluzione.
AndreaOspiteOggi ho effettuato la visita di controllo 🙂
Mi è stato riparato l’11 con un composito, e per ora i denti che hanno subito il trauma hanno reagito positivamente al test (anche se mi è sembrato di notare una minore sensibilità al freddo sul 12 rispetto ai denti che non hanno subito alcun danno).
Le condivido anche le due rx: la prima è stata effettuata il giorno dell’incidente, l’altra oggi. Cosa ne pensa?
Per quanto riguarda il granuloma del 46 invece, il dottore che mi sta seguendo sostiene che sia ormai troppo grande, e all’età di 30 anni non ha senso ritrattarlo – sono così vecchio? 😛 . Dice di tenerlo monitorato e se non dovesse peggiorare, di tenerlo così finché non inizierà a darmi fastidio/dolore, ed in quel momento si dovrà procedere con un impianto.
Mi sembra una scelta un po’ in controtendenza rispetto a quanto fatto fin’ora (cercare in tutti i modi di preservare il dente), ma capisco che non esiste una scienza esatta ed ognuno si basa su esperienze passate.
Domani ho un appuntamento con uno studio che si occupa di gnatologia, e cercherò di avere un ultimo parere a riguardo, in modo da tirare un po’ le somme.
PS: nella “sfortuna”, devo dire che mi sto appassionando molto di odontoiatria ed è un ramo davvero affascinante. Fosse successo una decina di anni fa, forse avrei intrapreso un altro percorso di studi 🙂
Andrea PianaAmministratore del forumOggi ho effettuato la visita di controllo Mi è stato riparato l’11 con un composito, e per ora i denti che hanno subito il trauma hanno reagito positivamente al test (anche se mi è sembrato di notare una minore sensibilità al freddo sul 12 rispetto ai denti che non hanno subito alcun danno). Le condivido anche le due rx: la prima è stata effettuata il giorno dell’incidente, l’altra oggi. Cosa ne pensa? Per quanto riguarda il granuloma del 46 invece, il dottore che mi sta seguendo sostiene che sia ormai troppo grande, e all’età di 30 anni non ha senso ritrattarlo – sono così vecchio? . Dice di tenerlo monitorato e se non dovesse peggiorare, di tenerlo così finché non inizierà a darmi fastidio/dolore, ed in quel momento si dovrà procedere con un impianto. Mi sembra una scelta un po’ in controtendenza rispetto a quanto fatto fin’ora (cercare in tutti i modi di preservare il dente), ma capisco che non esiste una scienza esatta ed ognuno si basa su esperienze passate. Domani ho un appuntamento con uno studio che si occupa di gnatologia, e cercherò di avere un ultimo parere a riguardo, in modo da tirare un po’ le somme. PS: nella “sfortuna”, devo dire che mi sto appassionando molto di odontoiatria ed è un ramo davvero affascinante. Fosse successo una decina di anni fa, forse avrei intrapreso un altro percorso di studi
La riparazione del 12 mi sembra “radiologicamente buona” ma se, come sembra, la corona fosse totalmente separata dalla radice, ribadisco il concetto che non resterà stabile in eterno.
invece classificare un risultato endodontico in base all’età per me non è condivisibile, ergo lo ritratterei senza indugio 😉
AndreaOspiteBuongiorno Dottor Piana. Scrivo un piccolo aggiornamento, con la speranza che il mio calvario possa essere d’aiuto a qualcuno un giorno.
La scorsa settimana ho consultato un terzo parere dentistico, il quale, ad oggi, è quello che è riuscito a conquistare la mia fiducia.
È stata una prima visita molto bella, della durata di un’ora abbondante, in cui abbiamo parlato di quanto accaduto, abbiamo visto insieme tutte le rx ed otp fatte, e mi è stata fatta per la prima volta dall’incidente un’analisi completa di tutti i denti, gengive e paradonti inclusi. Ci siamo quindi lasciati con la richiesta da parte del medico di effettuare un full radiografico endorale per analizzare in maniera approfondita anche gli altri denti (tra cui il presunto granuloma del 46).
Tuttavia, la situazione nella settimana successiva è degenerata: dolore sempre maggiore su tutti i denti, gengive, mandibola, ed ho iniziato a sbattere senza controllo i denti durante la giornata, forse anche a causa della situazione stressante. Ho quindi iniziato ad imbottirmi di farmaci e calmanti, fino all’altro ieri quando il dolore si è localizzato principalmente sul 12 (il famoso dente fratturato e riposizionato), tanto che mi bastava sfiorarlo per vedere letteralmente le stelle. Ho contattato quindi il dottore telefonicamente, il quale, ascoltati i sintomi, mi ha detto che il dente stava andando in necrosi e che andava quindi devitalizzato.
Stamattina mi sono quindi recato nello studio, e mi è stato detto che al tocco era uscito del pus, segnale di un ascesso in corso. Si è proceduti comunque con una devitalizzazione (dolorosa), e complicata, per il fatto che il dente fosse anche fratturato. Durante la devitalizzazione, si è scoperta un’ulteriore frattura più profonda, tant’è che i presupposti sono ora quelli di un impianto (perché con questa ulteriore frattura il dente è compromesso), e non più di un perno moncone + corona.
Mi è stato quindi prescritto un antibiotico per 5gg, e ci rivedremo la prossima settimana per valutare i prossimi step.
A dodici ore dall’intervento ho ancora dolore (anche se diverso rispetto a prima), ed aimé, un morale bassissimo per la piega che ha preso tutta questa faccenda.
Purtroppo non ho al momento ulteriori rx che mi sono state fatte durante la devitalizzazione, ma vorrei soltanto chiederle se, per la sommaria descrizione di quanto avvenuto, vede delle anomalie su come si è deciso di procedere (ricordo ad esempio, ma spero di sbagliarmi, che prima di devitalizzare un dente sia necessario curare l’ascesso).
Andrea PianaAmministratore del forumBuongiorno Dottor Piana. Scrivo un piccolo aggiornamento, con la speranza che il mio calvario possa essere d’aiuto a qualcuno un giorno. La scorsa settimana ho consultato un terzo parere dentistico, il quale, ad oggi, è quello che è riuscito a conquistare la mia fiducia. È stata una prima visita molto bella, della durata di un’ora abbondante, in cui abbiamo parlato di quanto accaduto, abbiamo visto insieme tutte le rx ed otp fatte, e mi è stata fatta per la prima volta dall’incidente un’analisi completa di tutti i denti, gengive e paradonti inclusi. Ci siamo quindi lasciati con la richiesta da parte del medico di effettuare un full radiografico endorale per analizzare in maniera approfondita anche gli altri denti (tra cui il presunto granuloma del 46). Tuttavia, la situazione nella settimana successiva è degenerata: dolore sempre maggiore su tutti i denti, gengive, mandibola, ed ho iniziato a sbattere senza controllo i denti durante la giornata, forse anche a causa della situazione stressante. Ho quindi iniziato ad imbottirmi di farmaci e calmanti, fino all’altro ieri quando il dolore si è localizzato principalmente sul 12 (il famoso dente fratturato e riposizionato), tanto che mi bastava sfiorarlo per vedere letteralmente le stelle. Ho contattato quindi il dottore telefonicamente, il quale, ascoltati i sintomi, mi ha detto che il dente stava andando in necrosi e che andava quindi devitalizzato. Stamattina mi sono quindi recato nello studio, e mi è stato detto che al tocco era uscito del pus, segnale di un ascesso in corso. Si è proceduti comunque con una devitalizzazione (dolorosa), e complicata, per il fatto che il dente fosse anche fratturato. Durante la devitalizzazione, si è scoperta un’ulteriore frattura più profonda, tant’è che i presupposti sono ora quelli di un impianto (perché con questa ulteriore frattura il dente è compromesso), e non più di un perno moncone + corona. Mi è stato quindi prescritto un antibiotico per 5gg, e ci rivedremo la prossima settimana per valutare i prossimi step. A dodici ore dall’intervento ho ancora dolore (anche se diverso rispetto a prima), ed aimé, un morale bassissimo per la piega che ha preso tutta questa faccenda. Purtroppo non ho al momento ulteriori rx che mi sono state fatte durante la devitalizzazione, ma vorrei soltanto chiederle se, per la sommaria descrizione di quanto avvenuto, vede delle anomalie su come si è deciso di procedere (ricordo ad esempio, ma spero di sbagliarmi, che prima di devitalizzare un dente sia necessario curare l’ascesso).
Come vede non mi sbagliavo
La riparazione del 12 mi sembra “radiologicamente buona” ma se, come sembra, la corona fosse totalmente separata dalla radice, ribadisco il concetto che non resterà stabile in eterno.
Ora certo da qui non posso vedere ulteriori fratture tali da prendere decisioni in merito. Certo però che avrei provato in tutti i modi di mantenere la radice (che in radiografia sembra possibile). Questo implica quasi sicuramente una delicata chirurgia sulla gengiva tale da non compromettere l’estetica…. però non posso certo valutare con l’accuratezza del collega che l’ha potuta visitare. D’altronde mi pare un collega con una buona preparazione. Si fidi di lui.
firas sabbagPartecipanteDomani ho un appuntamento con uno studio che si occupa di gnatologia, e cercherò di avere un ultimo parere a riguardo, in modo da tirare un po’ le somme.
Sta facendo la cosa giusta. D’altronde non comprendo come sia giunto alla diagnosi di artrosi, in quanto sulla ortopantomografia non è possibile fare alcuna diagnosi di questa patologia. L’ esame di elezione è la risonanza magnetica, che ci permette di studiare a fondo le articolazioni della mandibola, sia a bocca chiusa sia a bocca aperta.
AndreaOspiteBuongiorno Dottor Piana e buon anno.
Sono passati un po’ di mesi dal mio ultimo messaggio e dalla devializzazione, le scrivo per aggiornare lei e chiunque fosse interessato sulla situazione.
A seguito della devitalizzazione del 12, il dolore è decisamente calato, ma non è mai scomparso: ad oggi, se faccio una leggera pressione sul dente, provo ancora del leggero dolore. Mangiando, o comunque la sola pressione sul dente che avviene con le labbra mentre si parla, mi porta ad avere un indolenzimento praticamente quotidiano.
In questi mesi, oltre all’inserimento di un perno dopo la devitalizzazione del 12, insieme al dentista abbiamo concordato di attendere qualche mese per valutare l’evolversi naturale della situazione, e nel frattempo curare delle piccole carie su altri denti, emerse sia durante la prima visita, ma confermate anche dalle rx endorali effettuate su tutti i denti della bocca.
Siamo quindi arrivati a gennaio in cui devo:
– ritrattare il 46 (il dente con il granuloma)
– rimuovere o curare due denti del giudizio che sono cariati (il dentista mi suggerisce di rimuoverli, in particolare perchè faccio fatica a pulirli, ed ad uno di essi manca l’opponente, già rimosso in passato)
– definire le sorti del 12Per quanto riguarda il 12, la situazione è la seguente:
– da rx anche recenti non risultano ulteriori fratture, anche se per il medico possono esserci delle microfratture talemente sottili da non essere visibili, che appuntano causano il dolore
– il 12 ha una gengiva abbastanza ritirata, oltre ad essere fatturato in prossimità di essaPer questi due motivi, per provare a salvare il dente in questione e migliorarne l’estetica finale, mi è stato proposto di provare ad estrudere parzialmente il dente in maniera ortodontica, in modo da abbassare la gengiva e la linea di frattura, valutare se il dolore scompare o meno, ed in tal caso procedere con una corona invece che un impianto. Se non dovessi procedere in questo modo, l’unica soluzione resterebbe quella di procedere direttamente con l’impianto, con tutti i pro e contro del caso (considerando anche la gengiva ritirata).
Secondo lei, vale la pena fare un tentativo di estruzione parziale? Il mio unico limite al momento sarebbe quello di dover portare un apparecchio fisso per circa 6 mesi, con tutte le relative difficoltà a livello lavorativo e sociale. Se tuttavia non dovessero esserci particolari controindicazioni, ma soltanto buone possibilità di allineare alcuni denti e salvare il 12, potrei decidere di fare questo sforzo, sia economico che mentale.
Dalla sua esperienza, come valuta l’estrusione ortodontica parziale? Vale la pena fare un tentativo?
Andrea PianaAmministratore del forumBuongiorno Dottor Piana e buon anno. Sono passati un po’ di mesi dal mio ultimo messaggio e dalla devializzazione, le scrivo per aggiornare lei e chiunque fosse interessato sulla situazione. A seguito della devitalizzazione del 12, il dolore è decisamente calato, ma non è mai scomparso: ad oggi, se faccio una leggera pressione sul dente, provo ancora del leggero dolore. Mangiando, o comunque la sola pressione sul dente che avviene con le labbra mentre si parla, mi porta ad avere un indolenzimento praticamente quotidiano. In questi mesi, oltre all’inserimento di un perno dopo la devitalizzazione del 12, insieme al dentista abbiamo concordato di attendere qualche mese per valutare l’evolversi naturale della situazione, e nel frattempo curare delle piccole carie su altri denti, emerse sia durante la prima visita, ma confermate anche dalle rx endorali effettuate su tutti i denti della bocca. Siamo quindi arrivati a gennaio in cui devo: – ritrattare il 46 (il dente con il granuloma) – rimuovere o curare due denti del giudizio che sono cariati (il dentista mi suggerisce di rimuoverli, in particolare perchè faccio fatica a pulirli, ed ad uno di essi manca l’opponente, già rimosso in passato) – definire le sorti del 12 Per quanto riguarda il 12, la situazione è la seguente: – da rx anche recenti non risultano ulteriori fratture, anche se per il medico possono esserci delle microfratture talemente sottili da non essere visibili, che appuntano causano il dolore – il 12 ha una gengiva abbastanza ritirata, oltre ad essere fatturato in prossimità di essa Per questi due motivi, per provare a salvare il dente in questione e migliorarne l’estetica finale, mi è stato proposto di provare ad estrudere parzialmente il dente in maniera ortodontica, in modo da abbassare la gengiva e la linea di frattura, valutare se il dolore scompare o meno, ed in tal caso procedere con una corona invece che un impianto. Se non dovessi procedere in questo modo, l’unica soluzione resterebbe quella di procedere direttamente con l’impianto, con tutti i pro e contro del caso (considerando anche la gengiva ritirata). Secondo lei, vale la pena fare un tentativo di estruzione parziale? Il mio unico limite al momento sarebbe quello di dover portare un apparecchio fisso per circa 6 mesi, con tutte le relative difficoltà a livello lavorativo e sociale. Se tuttavia non dovessero esserci particolari controindicazioni, ma soltanto buone possibilità di allineare alcuni denti e salvare il 12, potrei decidere di fare questo sforzo, sia economico che mentale. Dalla sua esperienza, come valuta l’estrusione ortodontica parziale? Vale la pena fare un tentativo?
Condivido ogni singolo passaggio che il collega propone. D’altronde l’alternativa di estrarre il 12 per un impianto è comunque un rischio quantomeno estetico. Segua il collega ma non se la prenda se poi non si ha l’effetto desiderato. Preciso però che molte volte incapsulando il dente e quindi solidarizzandolo con l’effetto ferula della corona, la sintomatologia potrebbe tranquillamente migliorare. In ultimo consiglio un buon provvisorio solido da portare almeno alcune settimane per simulare il più possibile la situazione finale.
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