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Dott. Andrea Piana da 25 anni dentista a Verona

La medicina non e’ una scienza esatta..

  • Questo topic ha 5 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni fa da Andrea Piana.
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  • #12601 Rispondi
    Enrico
    Ospite

    Salve.Io questi due anni ho effettuato una 20 ina di visite presso dentisti ,pardontologi,gnatologi ecc lamentandomi dello stesso dolore o bruciore riferito a un dente particolare. Ogni dentista ha detto la sua, ovviamente per forza qualcuno ha commesso qualche errore.Esempio:Lo slargamento pardontole  e riassorbimento osseo che ho in zona 15 e 16 , chi ha detto e ‘ un problema occlusale,chi dovuto all’eta’, chi alla parodontite chi alla protesi in metallo ceramica forse spinta troppo sotto gengiva per coprire il metallo.Chi ha detto parodontite ha trovato tasche sullo stesso dente da 4.5 a 5 a 8 mm .. chi ha detto di non averle per nulla..Ogni dentista ha trovato una carie diversa,nessuno e’ riuscito a trovarle tutte a parte me ..Secondo voi e’ corretto usare soltanto lo specchietto per visualizzare tutte le carie del dente sopratutto a un nuovo paziente? Io leggo tantissimi articoli..Esistono le carie in zona occlusale, colletto,interdentali, carie infiltrate da otturazione imprecise, carie della radice ecc. Chi mi visita mi guarda soltanto con lo specchietto e se va bene la telecamera intraorale. Siccome ho sentito puzza di bruciato mi sono recato a Roma per fare un full endorale , anche  il radiologo ha sbagliato perche’ nel referto mi ha segnalato solo una carie. Ho effettuato altre visite a distanza di 3 mesi .1 dentista di Roma che mi ha fatto l’ennessima igiene non ne ha trovate,10 giorni prima altro dentista di Roma me l’ha trovata soltanto sul canino,sono andato a Viterbo e ho pagato una visita mi guardato il full endorale e mi ha trovato 2 carie altrove ma non quella al  canino , 1 mese fa mi reco  a Foggia e il dentista mi trova soltanto una al dente del giudizio ,a maggio un parodontologo di Napoli me ne segna 5 di cui le due trovate a Viterbo ma considera carie anche quelle curate 6 mesi prima da altro dentista perche’ le giudica infiltrate perche’ non e’ stata usata la diga.Un dentista della basilicata mi ha devitalizzato senza diga 1 dente senza farmi la detartrasi nonostante non la facessi da 8 anni(Credo il piu ebete di tutti e’ stato lui, quel dente l’ho perso l’anno successivo perche’ si e’ sgretolato e altro dentista l’ha estratto,scoprendo poi che un parodontologo bravo avrebbe salvato la radice con un allungamento della corona clinica.Poi ci sono i dottori che dicono che alcune carie vanno controllate nel tempo,alcune sono vicine alla polpa ed e’ meglio non toccarle,altri dicono perche’ non si dovrebbero curare quelle carie li? Io ho girato tanti dentisti perche’ purtroppo il mio dentista principale mi ha devitalizzato 3 denti in una settimana forse un po’ troppo facilmente e mi ottura i denti non rimuovendo tutta la carie, non so se e’ miope o lo fa di proposito..Io quindi so di avere attualmente 5 carie , ma ne ho sicuramente altre perche’ ho bruciori gengivali e fitte ma nessuno sa vedere queste carie.Tutto cio’ mi ha portato a spendere molti piu soldi del dovuto ma il problema che mi ha creato una paura dei dentisti, non tanto per l’uso del trapano ma proprio perche’ ho capito che molti non sono competenti e sono bugiardi. Allora chiedo qui.. Come dovrebbe essere fatta una seria visita dentale e quanto dovrebbe durare? In tutto cio ho acquistato la sonda parodontale, specchietto dentistico, specillo e luce al led , alla fine la carie e’ un buco e se percepisco un bruciore o dolore basta andarlo a cercare con gli strumenti adatti !

    #12612 Rispondi
    Andrea Piana
    Amministratore del forum

    Questo lunghissimo post delinea la profonda tristezza che si respira nel settore……carie inesistenti e carie trascurate diagnosi fantasiose e chi più ne ha più ne metta. Certo con tutte le visite che ha fatto penso che potrebbe ormai scrivere un trattato di medicina.
    Mi sono permesso di evidenziare in grassetto alcuni punti salienti su cui vale la pena discutere. Iniziamo per ordine:
    – lei da solo non è in grado di diagnosticarsi tutte le carie perché questo è difficile anche per un professionista ferrato, figurarsi da soli!
    – passiamo al radiologo. In radiologia si vedono solo certi tipi di carie ma non altre diagnosticabili soltanto alla visione diretta o con radiografia più accurate e particolareggiate o con l’uso si particolari luci.
    – l’uso della diga rende sicuramente più affidabile l’otturazione nel tempo ma una recidiva dopo 6 mesi significa solo che la caria non è stata eradicata completamente.
    – affermare che le carie vicino alla polpa non devono essere curate è una grossa sciocchezza e per quanto mi riguarda avrebbero addirittura la precedenza su tutte le altre.
    Passiamo al capitolo visita. La visita può cambiare molto a seconda di che cosa si va a cercare, penso comunque che lei si riferisca ad una visita generica per la ricerca di piccoli problemi come carie, cura dell’igiene ecc.ecc. Ci sono professionisti che per fare una visita impiegano anche un’ora o più ma sicuramente è sbagliato dedicarci solo pochi minuti, anche perché una visita decente oltre ad un’ispezione accurata necessità anche di un sondaggio parodontole di tutti i solchi gengivali per la ricerca di eventuali tasche e di tante altre cose. A volte è conveniente fare prima un igiene e poi una visita accurata perché la visibilità aumenta molto. Diverso è se si vuole fare implantologia. In questo caso un minimo studio dell’ occlusione e della qualità ossea va fatto tramite radiografia semplici ed anche Tac. Uno studio ortodontico invece ha bisogno di ben altro ed oltre una prima valutazione delle arcate dell’ingranamento, della fonesi e della deglutizione va poi valutata spesso una risonanza magnetica dei condili lo studio del cranio e degli spazi.
    Ci sarebbero tante altre cose, ma credo sia sufficiente per comprendere che tutto cambia a seconda di che cosa si vuole studiare.
    Il consiglio che le posso dare e di fidarsi di un professionista con credenziali buone e di fare dunque quello che le dice. La mancanza di professionalità non deve scoraggiarla perche esiste ovunque, in tutte le categorie in tutte le città e in tutti i mestieri.

    #12644 Rispondi
    Enrico
    Ospite

    Salve.Sono stato ieri dall’ennessimo dentista al quale ho mostrato il full endorale e la tac cone beam chiedendo se avessi un granuloma .Il dottore ha aperto la tac cone beam ha ingrandito la zona dell’apice sul premolare dicendo che non c’e’ granuloma ma la cosa che mi ha stupito e’ stato affermare che non si puo’ fare diagnosi di granuloma tramite radiografie e bisognerebbe fare apicectomia e analizzare il campione istologico e che ci vogliono anni per la sua remissione. Su vari siti invece leggo che il granuloma si vede dalla radiografia e tanti dottori riferiscono ai vari pazienti di questo problema suggerendo una nuova devitalizzazione e in pochi mesi il granuloma scomparirebbe..Chi ha ragione? Mi ha rimproverato per aver effettuato una tac cone beam 3d senza la prescrizione di un dentista alludendo alla possibilita’ di aver preso tantissime radiazioni mentre leggo su internet che questo esame non espone il paziente a tante radiazioni e che una passeggiata in montagna espone a piu radiazioni di una radiografia dentale.E’ cosi?Il problema fondamentale e’ che nemmeno lui ha saputo dirmi nulla sul motivo dei miei dolori. Postando questa radiografia su altro sito un noto parodontologo mi ha parlato di problemi parodontali quali difetti a una parete ,crateri ed emisetti e quindi tasche parodontali che ha confermato una igienista dentale stilandomi la cartella parodontale 3 mesi fa. Ora vorrei capire se un dentista ha competenze per curare questi difetti ossei e le tasche e se sa riconoscere questi danni parodontali. Nella radiografia ho notato che la radice del primo premolare ha una forma ondulata e tra i due premolare tra l’osso alveolare e le due radici e’ presente un vuoto. Questo vuoto e’ un cratere ? Potrebbe esserci tartaro li?Se ci fosse una tasca questi difetti andrebbero curati prima di effettuare le protesi definitive? Per quanto riguarda lo slargamento parodontale ha detto che la causa e’ stata la protesi in metallo ceramica che ha fatto recedere la gengiva e riassorbire l’osso, be in effetti qui potrebbe avere ragione perche’ la protesi era debordante e sicuramente e’ stata spinta troppo sotto gengiva infatti dopo qualche anno e’ comparso il gradino metallico dalla parte del palato..Ora non so il mio problema puo risolverlo un dentista o dovrei andare da un parodontologo esperto..

    #12660 Rispondi
    Andrea Piana
    Amministratore del forum

    1– un granuloma in senso istologico certamente può essere soltanto diagnosticato come ha detto il collega, ma di fatto vengono chiamati granulomi tutti gli assorbimenti infiammatori è infettivi che si trovano all’apice del dente e sono perfettamente visibili con qualsiasi radiografia è molto meglio con una radiografia cone-beam. Il ritrattamento in molti casi porta alla guarigione.

    2– le radiazioni emesse da un apparecchio radiologico digitale sono sempre molto basse ma non così basse ,soprattutto in caso di TAC,  da eguagliare una passeggiata in montagna o da un viaggio in aereo. Non è comunque il caso di fare drammi per questo.

    3– la radice ondulata non rappresenta un problema in quanto invece al cratere sinceramente non so rispondere, ma con una TAC dovrebbe vederlo perfettamente.

    4– preferirei non entrare nel merito delle diagnosi altrui Anche perché io non ho fatto e non posso fare una diagnosi da qui soprattutto se non semplice e di conseguenza non posso consigliarle il professionista ad hoc.

    #12723 Rispondi
    Davide
    Ospite

    Buonasera dottore, dai primi di luglio sono ostaggio di un primo molare superiore sinistro.

    In realtà ho iniziato ad avere problemi alcuni mesi prima sotto forma di leggera cefalea e sensazione di sbandamento, curati dal medico come sinusite ma con pochi benefici. Col tempo sono peggiorati i sintomi: a fine giugno la cefalea e gli sbandamenti erano diventati molto fastidiosi e non capivo cosa fosse. Ai primi di luglio di notte mi sveglio con un dolore a quel dente: vado dal dentista che con un controllo visivo e battendo sul dente mi dice che è una retrazione della gengiva; poi si accorge che su un lato sotto la gengiva c’è del sangue e con uno strumento va a grattare sul dente per pulire. Mi dice di usare un colluttorio. Passano alcuni giorni e mentre mangio mi prendono dolori fortissimi al dente. Torno dal dentista che decide controvoglia di aprire il dente (senza lastra, che non utilizza): dente completamente necrotico. Inizia devitalizzazione in tre volte, le ultime volte senza anestesia perché dice che quando sento dolore capisce che è arrivato alla punta delle radici. Nel periodo delle tre sedute ho ancora dolori molto forti. Finita la devitalizzazione passo una giornata senza dolore, poi mi prendono forti dolori facciali fino all’occhio e dolore nella zona del seno mascellare. Il dentista dice che è impossibile e che sono troppo ansioso: devo rilassarmi… Passano alcuni giorni e compare la febbre: il medico curante mi dà gli antibiotici  che in alcuni giorni attenuano il dolore.

    Cambio dentista (metà agosto) che mi fa una panoramica: devitalizzazione parziale, radici ancora infette. Mi manda da uno specialista a Pisa per il ritrattamento (effettuato ai primi di settembre), intanto il dente riparte con i dolori e forte stordimento e sensazione di sbandamento. La seconda devitalizzazione viene fatta a regola d’arte, mi spiegano; tra una settimana il nuovo dentista deve togliere la medicazione e fare la ricostruzione. I primi giorni i dolori sono parecchi, così il mio dentista decide di rimandare il lavoro. Passa settembre, i dolori sembrano diminuire poi all’improvviso aumentano e ciò si ripete senza un perché. Passa anche ottobre, io chiedo al dentista di togliermi il dente, non ne posso più, ma non vuole mettere le mani dove ha lavorato lo specialista. Mi rimanda a Pisa, dove mi vengono limate le punte del dente lato guancia per un problema di occlusione; lo specialista si arrabbia perché scopre che ho ancora la medicazione temporanea da quasi due mesi.
    Mi rimanda dal mio dentista che fa la ricostruzione. I dolori si attenuano in parte.
    E arriviamo a novembre: indolenzimento quasi continuo e dolore (non lancinante) nell’angolo del dente tra lato bocca e lato guancia. Se spingo con dito quel punto sento spesso un dolore verso l’alto e se batto con il retro dello spazzolino mi dà fastidio. Questa è la zona dove il mio vecchio dentista ha grattato sotto la gengiva e dove a luglio partivano i dolori più forti (uguali ad attacchi di trigemino, 3 minuti che non auguro a nessuno)
    Il dentista dice che devo avere pazienza, al limite sotto Natale mi fa una endorale e mi manda a Pisa (ripetendo che non vuole metterci le mani).
    Praticamente dopo la seconda devitalizzazione (primi settembre) non c’è una endorale recente e intanto io vivo ostaggio di un dente che mi sta procurando livelli di stress assurdi, vivo con uno stordimento quasi contino e mi sento dire che devo avere pazienza…
    Tra pochi giorni vado da un altro dentista, non posso e non voglio stare così.
    Ho bisogno che qualcuno mi spieghi cosa fare, io abbatterei il dente anche ora. Sento che c’è qualcosa che non va.

     

    #12728 Rispondi
    Andrea Piana
    Amministratore del forum

    Buonasera dottore, dai primi di luglio sono ostaggio di un primo molare superiore sinistro………..

    Dalle radiografie sembra realmente tutto a posto e devo dire che la cura canalare ha un’ottima apparenza. A questo punto io avrei senz’altro aggiunto una TAC Cone-Beam per escludere cause non visibili con la radiografia tradizionale. Se si ha la certezza che la causa dei dolori sia il dente non è da escludere che vi sia una frattura occulta a qualche livello non facilmente visibile. Se così fosse non rimarrebbe che l’estrazione. Una cosa è certa: non si può vivere in questa condizione. Se mi aggiornerà ne  sarò  lieto.

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