Dott. Andrea Piana da 25 anni dentista a Verona

Pulpite sintomi cause rimedi

Pulpite dentale cosa è?

Pulpite sintomi

La pulpite dentale è un’ infiammazione della parte interna del dente (polpa) che contiene vasi, nervi e tessuti vari che alimentano e formano nuova dentina nel corso della vita.

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Cause della pulpite

Pulpite per carie

Le cause dell’infiammazione sono veramente tante.  Giusto per fare un elenco semplificato annoveriamo:

  • Carie
  • Traumi
  • Bruxismo
  • Alimentazione con cibi acidi
  • Spazzolamento errato
  • Parodontosi (piorrea)
  • Malattie debilitanti
  • Cause sconosciute

Però occorre precisare che nella stragrande maggioranza dei casi la pulpite origina dalle carie dentali.

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Genesi

Tutto ciò che produce uno stimolo infiammatorio può portare ad una pulpite e come tutte le infiammazioni, anche nel dente si crea edema (nella pelle è il gonfiore) ed iperemia (nella pelle è l’arrossamento). Il guaio è purtroppo che nel dente non abbiamo la possibilità di produrre un gonfiore in quanto tutto è racchiuso in una scatola ossea rigida (camera pulpare) e inesorabilmente questa pressione interna può rendere la circolazione sanguigna talmente difficoltosa, da portare il dente alla necrosi (morte della polpa dentale) dopo un vario periodo caratterizzato dai sintomi.

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Sintomi

I sintomi sono essenzialmente caratterizzati da una spiccata sensibilità termica soprattutto al freddo, dolore al tocco, anche del semplice spazzolino, ma il dolore può essere anche costante, pulsante e/o a scosse. È tipica anche la sensibilità al contatto del dente con gli zuccheri che nelle fasi iniziali puo essere un utile campanello di allarme. L’entità del dolore è comunque variabile da caso a caso, ma in genere è ingravescente se non si interviene sulle cause.

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Evoluzione

Se lasciata a se stessa, la pulpite può anche spegnersi da se (pulpite reversibile), ma sperare nel colpo di fortuna non ci sarà di grande aiuto soprattutto se la causa sia da ricondurre ad una carie. La maggior parte dei casi, dopo un periodo caratterizzato dai sintomi su citati, la pulpite diventa irreversibile e subentra la necrosi della polpa. A questo punto si instaura una fase transitoria di benessere variabile da alcune settimane a qualche mese nei casi fortunati,  passata la quale si entra nella fase infettiva per la quale si dovrà ricorrere poi alla cura canalare.

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Rimedi

I rimedi sono ovviamente riconducibili all’eliminazione delle cause che per la gran parte  sono, come già detto, delle carie. Però possono essere di aiuto anche i farmaci analgesici ed antinfiammatori che se non altro, attenuano la sintomatologia in attesa dell’intervento del vostro dentista. Gli antibiotici non sono di elezione, ma diventano necessari qualora si instauri la necrosi dentale.

Se la pulpite è in fase acuta ed i sintomi non ci lasciano più vivere, non rimane che devitalizzare il dente o, alla peggio, estrarlo se le condizioni non ne permettono il salvataggio.

Alcuni rimedi “della nonna” quali sciacqui con acqua e sale, sciacqui con grappa, applicazione di curcuma, aglio od altre diavolerie o l’assunzione di vitamine, sono dettati più dalla disperazione che dal buon senso e che se siamo fortunati alleviano il dolore per una manciata di minuti mentre talvolta invece aggravano il quadro….

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  Conclusioni: prevenire!

Credo sia superfluo sottolineare quanto sia utile attivarsi ai primi sintomi e non agli ultimi! Spesso sono avvisaglie di poco conto, ma che se bene interpretate salvano denti e portafoglio ed evitano calvari inutili. Se il vostro dentista è meticoloso, saprà indirizzarsi verso la soluzione molto, ma molto prima che si debba ricorrere alle estrazioni ed alle devitalizzazioni……meditate.

 

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