Una marea di sigle, radiografie, raggi, (che fanno male). Ma cosa sono?
Hai ragione!…e mi viene da ridere 🙂
Non é facilo dirlo in 2 righe…comunque, fermo restando che oggi non si puó fare a meno dell’indagine radiologica e che va in ogni caso usata con prudenza….dividiamo le radiografie in ordine dalla piú semplice alla piú raffinata.
La piú piccola é la radiografia endorale (anche come dose di radiazioni). Per capirsi, quella rettangolare delle dimensioni di un grosso francobollo, che ispezione un’area corrispondente a 3 denti circa. Se ben fatta, permette di valutare con precisione le dimensioni ossee e molte lesioni che riguardano il dente. É bidimensionale…e cioé non si puó valutare il valore della profonditá. Si puo capire meglio se si afferra il concetto che i raggi lasciano un’ “ombra” sulla lastra (oggi un sensore digitale).
Per diffusione viene poi la superfamosa “panoramica” che correttamente si chiama ortopantomografia, ma anche chiamata “pano”, “opt” e via dicendo (dose di raggi media). Avrai giá capito capito che parlo di quella radiografia grande come una grossa busta da lettera (anche questa oggi é quasi sempre digitale). Con la “panoramica” abbiamo un’ottima visione d’insieme, ma purtoppo una distorsione dell’immagine non ci permette di poterci fidare in pieno delle dimesioni di ció che guardiamo. Dunque, se abbiamo bisogno di misure precise dobbiamo fare altri esami.
La punta di diamante della radiologia odontoiatrica é oggi rappresentata dalla CBCT acronimo di Cone Beam Computer Tomography (dose di raggi maggiore). È cosí precisa che sbagliarsi é quasi impossibile. Oltre a darci un’immagine bidimensionale classica, ci permette di sviluppare un modello tridimensionale con errori non piú grandi di poche decine di micron (ininfluenti nel nostro lavoro). Inoltre i softwares a disposizione ci danno la possibilitá di simulare la posizione il volume e la forma di qualsiasi impianto, di fare mascherine per l’implantologia computer guidata, e molto, molto altro ancora.
Esistono poi altre radiografie usate in odontoiatria, come la Teleradiografia latero-laterale, per lo studio dell’articolazione temporo-mandibolare o per lo studio dei piani ortodontici, ed altre ormai desuete come la stratigrafia…..
Oggi, pur essendo le dosi di raggi da somministrare, ridotte in modo drastico ed impensabile solo fino a pochi anni fa, non bisogna cadere nell’ errore di fare l’esame senza una precisa indicazione.
Ho anche sviluppato un articolo che chiarisce alcuni aspetti dell’argomento, che potrebbe schiarirti le idee 😉
Spero di esserti stato utile! Ciao.
rediografia endorale

ortopantomografia (OPT)

TAC
