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Il mio impianto si muove (subito o dopo anni?)
- Questo topic ha 122 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 1 mese fa da Flavio.
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CrjsthinaOspite
Salve dottore, la ringrazio per l’iniezione di fiducia di cui certamente ho bisogno.
Si avevo capito sin da subito che lei era quasi certo dell’epilogo di questa storia e, devo dire, purtroppo aveva ragione.
Se ho capito bene l’osso morbido non è l’ideale per accogliere un impianto e, da questo punto di vista, credo che avrebbero dovuto avvisarmi prima dei maggiori rischi di fallimento.
Conoscendomi,ci avrei provato comunque, ma forse non mi sarei illusa troppo.
Comunque la tac la farò quantomeno per curiosità; quello che mi chiedo è se questa infezione che ho in corso possa determinare danni al mio osso, che è la cosa che mi preoccupa un po.
Dal gonfiore del viso, che ancora oggi è evidente anche se un po migliorato, come anche il dolore, non mi pare una situazione di rapida risoluzione.
Comunque dottore, se lei fosse vicino, forse con lei l’impianto lo ritenterei, ma non perché lei sia infallibile, semplicemente perché lei sa ascoltare e ha voglia di spiegare, doti comuni a pochi.
Se ha piacere, le farò sapere gli sviluppi.
Andrea PianaAmministratore del forumSalve dottore, la ringrazio per l’iniezione di fiducia di cui certamente ho bisogno.
Si avevo capito sin da subito che lei era quasi certo dell’epilogo di questa storia e, devo dire, purtroppo aveva ragione.
Se ho capito bene l’osso morbido non è l’ideale per accogliere un impianto e, da questo punto di vista, credo che avrebbero dovuto avvisarmi prima dei maggiori rischi di fallimento.
Conoscendomi,ci avrei provato comunque, ma forse non mi sarei illusa troppo.
Comunque la tac la farò quantomeno per curiosità; quello che mi chiedo è se questa infezione che ho in corso possa determinare danni al mio osso, che è la cosa che mi preoccupa un po.
Dal gonfiore del viso, che ancora oggi è evidente anche se un po migliorato, come anche il dolore, non mi pare una situazione di rapida risoluzione.
Comunque dottore, se lei fosse vicino, forse con lei l’impianto lo ritenterei, ma non perché lei sia infallibile, semplicemente perché lei sa ascoltare e ha voglia di spiegare, doti comuni a pochi.
Se ha piacere, le farò sapere gli sviluppi.
Suggerirei di non stimolare la zona chirurgicamente, ma di lasciarla in pace. Quando fará la radiografia la fotografi con lo smartphone nel video del collega ( senza flash) tutta e in particolare dove ha avuto il danno….e se riesce, anche la radiografia con l’impianto in sede. Poi metta qui e ci ragioniamo.
L’osso “morbido” deve essere affrontato con il “bicorticalismo”. É una tecnica che prevede l’ancoraggio dell’impianto alle parti dure dell’osso. É un po’ difficile spiegare ad un profano, ma di solito non rappresenta un ostacolo.CrjsthinaOspiteBuongiorno dottore, eccomi tornata a raccontarle le mie vicissitudini.
Ho visto l’impiantologo, il quale si è assunto tutta la responsabilità di questo fallimento.
In breve le riporto la sua ipotesi: l’impianto si sarebbe parzialmente integrato, quindi il carico masticatorio ma soprattutto quello del bruxismo, avrebbe impedito l’integrazione completa. Lo dedurrebbe dal fatto che quando la vite di guarigione è stata svitata l’impianto non se n’è venuto via e sembrava ben allocato; dice che di norma se non minimamente integrato accade questo (ma io mi chiedo: se c è il tessuto fibroso, non basta quello per tenerlo in sede?!)
La sua ipotesi è quindi un errore sui tempi di integrazione, che anziché di 3 mesi doveva essere di più (le ricordo che parliamo di arcata superiore) con la progettazione di una corona diversa per via del bruxismo, quindi non conica e con un diverso scarico masticatorio. A ciò si aggiungerebbe il problema di non aver previsto un bite modificato in modo che il dente non venisse sovraccaricato (e qui mi chiedo: ma quindi il bruxista con impianti non deve mai masticare cose dure sennò spacca tutto?!)
Ha aggiunto, però, di aver messo l’impianto in profondità proprio perché l’osso era morbido e che secondo lui non è un problema di qualità dell’osso.
Di conseguenza la sua idea sarebbe la seguente: tac tra 2/3 mesi, se confortante l’esito, nuovo impianto con i correttivi sopra descritti.
Ho precisato di non volere innesti ossei.
Ho anche detto che magari ne riparliamo dopo la tac e vediamo, non perché non abbia fiducia ma più per tutta l’odissea vissuta.
Vorrei inoltre precisare, ma questo il chirurgo lo sapeva già, che io ho un problema di coagulazione del sangue un po lenta, quindi ho ipotizzato potesse avere un nesso.
Ora le allego le foto (ne ho 3) della panoramica che sono riuscita a fare oggi. Non ho altro, se non la tac pre impianto.
Dottore, vorrei sinceramente un suo parere, senza volerla mettere in imbarazzo con giudizi sull’operato altrui. Lei cosa pensa della teoria e dell’eventuale soluzione ipotizzata?
E cosa vede in questa lastra?
Grazie
Andrea PianaAmministratore del forumBuongiorno dottore, eccomi tornata a raccontarle le mie vicissitudini.
Ho visto l’impiantologo, il quale si è assunto tutta la responsabilità di questo fallimento.
In breve le riporto la sua ipotesi: l’impianto si sarebbe parzialmente integrato, quindi il carico masticatorio ma soprattutto quello del bruxismo, avrebbe impedito l’integrazione completa. Lo dedurrebbe dal fatto che quando la vite di guarigione è stata svitata l’impianto non se n’è venuto via e sembrava ben allocato; dice che di norma se non minimamente integrato accade questo (ma io mi chiedo: se c è il tessuto fibroso, non basta quello per tenerlo in sede?!)
La sua ipotesi è quindi un errore sui tempi di integrazione, che anziché di 3 mesi doveva essere di più (le ricordo che parliamo di arcata superiore) con la progettazione di una corona diversa per via del bruxismo, quindi non conica e con un diverso scarico masticatorio. A ciò si aggiungerebbe il problema di non aver previsto un bite modificato in modo che il dente non venisse sovraccaricato (e qui mi chiedo: ma quindi il bruxista con impianti non deve mai masticare cose dure sennò spacca tutto?!)
Ha aggiunto, però, di aver messo l’impianto in profondità proprio perché l’osso era morbido e che secondo lui non è un problema di qualità dell’osso.
Di conseguenza la sua idea sarebbe la seguente: tac tra 2/3 mesi, se confortante l’esito, nuovo impianto con i correttivi sopra descritti.
Ho precisato di non volere innesti ossei.
Ho anche detto che magari ne riparliamo dopo la tac e vediamo, non perché non abbia fiducia ma più per tutta l’odissea vissuta.
Vorrei inoltre precisare, ma questo il chirurgo lo sapeva già, che io ho un problema di coagulazione del sangue un po lenta, quindi ho ipotizzato potesse avere un nesso.
Ora le allego le foto (ne ho 3) della panoramica che sono riuscita a fare oggi. Non ho altro, se non la tac pre impianto.
Dottore, vorrei sinceramente un suo parere, senza volerla mettere in imbarazzo con giudizi sull’operato altrui. Lei cosa pensa della teoria e dell’eventuale soluzione ipotizzata?
E cosa vede in questa lastra?
Grazie
Non mi pare una situaziine disastrosa. Altre valutazioni sul perché di questo e quello lasciano il tempo che trovano….gli impianti possono fallire a prescindere.Ora l’importante é potere rimettere un nuovo impianto. Positivo che si sia assunto delle responsabilitá. Il resto conta poco. Attenda i mesi necessari e poi ritenti. Sono sicuro che prima o poi avrá il suo dentino….io, a Dio piacendo, sono qui😉
CrjsthinaOspiteBene dottore, sono passati circa 3 mesi ed io sono tornata a fare la tac, il cui referto le allego:
Area di riassorbimento osseo con tasca ossea nella sede edentula in 1.4
Ho consegnato CD e referto al medico, ma ancora non li ha visionati.
Mi ha solo detto che valuterà l’opportunità di ripetere l’impianto o di fare un ponte.
Nell’attesa Le chiedo gentilmente un parere tenendo conto che ho già precisato che non darò il consenso per un impianto con innesto osseo perché la mia artrite mi spaventa e vorrei evitare ulteriori e più gravi rigetti.
Cosa è questa tasca ossea che nel referto precedente l’impianto non c’era?
È grave? È conseguenza della perdita?
Mi consiglia di chiedere un parere a diverso professionista?
Di fare qualche esame specifico?
Non resisto più così.. sdentata!
Grazie come sempre, i suoi pareri sono per me preziosi.
Andrea PianaAmministratore del forumBene dottore, sono passati circa 3 mesi ed io sono tornata a fare la tac, il cui referto le allego: Area di riassorbimento osseo con tasca ossea nella sede edentula in 1.4 Ho consegnato CD e referto al medico, ma ancora non li ha visionati. Mi ha solo detto che valuterà l’opportunità di ripetere l’impianto o di fare un ponte. Nell’attesa Le chiedo gentilmente un parere tenendo conto che ho già precisato che non darò il consenso per un impianto con innesto osseo perché la mia artrite mi spaventa e vorrei evitare ulteriori e più gravi rigetti. Cosa è questa tasca ossea che nel referto precedente l’impianto non c’era? È grave? È conseguenza della perdita? Mi consiglia di chiedere un parere a diverso professionista? Di fare qualche esame specifico? Non resisto più così.. sdentata! Grazie come sempre, i suoi pareri sono per me preziosi.
La tasca ossea è dovuta al buco lasciato dall’impianto fallito. Tendenzialmente si chiude da solo, ma per vedere osso solido alla radiografia, deve mineralizzare. Questo processo si completa intorno ai 6/8 mesi. l’importante è che non siano danneggiate le pareti ossee (per sapere questo dovrei vedere la tac). Nel mio studio escluderei trapianti di qualsiasi genere…ed anche ponti. Ripetere l’impianto e basta se il terreno è quello di partenza.
CrjsthinaOspiteSalve dottore, io la tac la farei vedere a lei se potessi spedirgliela.
Il dentista mi ha ricevuta ieri. Ha detto che dopo aver valutato e studiato la situazione con l’impiantologo, escludono di fare un nuovo impianto se non accetto l’innesto osseo.
Di conseguenza, mi hanno proposto un ponte.
Non sono riuscita a capire la condizione dell’osso.
Stavo valutando di chiedere un altro parere, ma veramente non so dove andare.
Andrea PianaAmministratore del forumSalve dottore, io la tac la farei vedere a lei se potessi spedirgliela. Il dentista mi ha ricevuta ieri. Ha detto che dopo aver valutato e studiato la situazione con l’impiantologo, escludono di fare un nuovo impianto se non accetto l’innesto osseo. Di conseguenza, mi hanno proposto un ponte. Non sono riuscita a capire la condizione dell’osso. Stavo valutando di chiedere un altro parere, ma veramente non so dove andare.
Non ci sono problemi. Ne faccia una copia, si accerti che funzioni, e poi spedisca. L’indirizzo glielo mando per mail. Il tempo trascorso non è molto ma ci si può fare un’idea.
PennyOspiteSalve, il mio impianto si è spostato dalla sua sede, è un incisivo superiore e si è spostato in modo evidente in avanti gradualmente in circa 6 anni. Non si muove e non fa male. Cosa può essere successo e perché si è spostato? Grazie della risposta.
Andrea PianaAmministratore del forumSalve, il mio impianto si è spostato dalla sua sede, è un incisivo superiore e si è spostato in modo evidente in avanti gradualmente in circa 6 anni. Non si muove e non fa male. Cosa può essere successo e perché si è spostato? Grazie della risposta.
Onestamente un impianto integrato che si muove di anno in anno non l’ho mai visto. Siamo sicuri che stai parlando di una vite nell’osso? Nel caso sarei propenso a credere che non si sia mai integrato….ma senza fastidi fatico anche a crederlo…avresti una radiografia da mandare qui?
feniceOspiteGentilissimi.
4 anni fa mi fu proposto un interventi di impantologia per un molare ( causa sua rottura).
Mi sottoposi all’ intervento… dal costo non irrisorio.
dopo circa un anno e mezzo il tutto si concluse con il montaggio definitivo del dente.. fino a li nessun problema.
Dopo circa 8 mesi persi l’impianto ( osteointegrazione parziale).
tolsi tutto ( o meglio si sfilò da solo).
Ovviamente intervento da rifare a costo pieno.
Nessuna patologia in atto.
Andrea PianaAmministratore del forumGentilissimi.
4 anni fa mi fu proposto un interventi di impantologia per un molare ( causa sua rottura).
Mi sottoposi all’ intervento… dal costo non irrisorio.
dopo circa un anno e mezzo il tutto si concluse con il montaggio definitivo del dente.. fino a li nessun problema.
Dopo circa 8 mesi persi l’impianto ( osteointegrazione parziale).
tolsi tutto ( o meglio si sfilò da solo).
Ovviamente intervento da rifare a costo pieno.
Nessuna patologia in atto.
La legge stabilisce la durata di un impianto in 10 anni (dieci). Certo le variabili esistono e devono sempre essere tenute in debito conto. A titolo di esempio:
– Ha fatto i controlli periodici dal suo dentista?
– E’ un fumatore?
– Ha o sono subentrate malattie debilitanti?
Anche se, in tutta onestà, la vita dell’impianto è stata davvero breve, è opportuno valutare almeno in percentuale il tempo trascorso e scalarlo in qualche modo da un nuovo eventuale lavoro secondo una logica elementare….se lei compra e poi rivende un auto dopo anni, non avrà certo il valore di partenza!
Personalmente mi sento in dovere di metterci del mio per rispetto del paziente ma prima ancora per il mio ruolo pubblico e grazie a Dio i pochi casi problematici sono stati gestiti nella pace generale.
Il mio consiglio è di provare a discutere serenamente col suo dentista (ammesso che riscuota la sua fiducia) e trovare un accordo che non scontenti più di tanto nessuno. Se questo non bastasse non le rimane che rivolgersi ad un legale….facendo molta attenzione in primis allo stesso legale!!FrancoOspiteSalve dottore, dopo un paio di settimane da un grande rialzo del seno mascellare con contestuale impianto, mi sono accorto di una certa mobilita’ dell’impianto stesso.
Trattandosi di un intervento complesso e dai tempi di guarigione non brevi, al momento la cosa non mi desta particolari preoccupazioni ma l’opinione di un esperto vale per me certo di piu’.
La ringrazio in anticipo per la cortese attenzione
Andrea PianaAmministratore del forumSalve dottore, dopo un paio di settimane da un grande rialzo del seno mascellare con contestuale impianto, mi sono accorto di una certa mobilita’ dell’impianto stesso. Trattandosi di un intervento complesso e dai tempi di guarigione non brevi, al momento la cosa non mi desta particolari preoccupazioni ma l’opinione di un esperto vale per me certo di piu’. La ringrazio in anticipo per la cortese attenzione
Se dopo un rialzo, parte dell’impianto o qualche componente, sporge nella bocca, viene sollecitato. Ora un grande rialzo si fa quando osso ne abbiamo veramente poco e quindi rimango perplesso sulla politica…..non dovendo essere sollecitato l’impianto in alcun modo. È da sperare che sia una vitina mollata o simile. Viceversa meglio eliminare l’impianto e aspettare la guarigione del materiale per metterne un altro, poiché la mobilità non cesserà ne ora ne dopo.
IreneOspiteBuonasera dottore,
ad un mese e mezzo dall’aver montato la corona definitiva di un impianto di un incisivo laterale oggi sento che il dente ha cominciato a muoversi ed è visibilmente “sceso” verso il basso nell’arco di una giornata. Inoltre la gengiva sembra essersi arrossata nella zona alta dell’impianto. Le volevo chiedere se fosse possibile che un impianto fallito crolli così tanto in così poco tempo, o se è più ragionevole pensare che si sia svitato qualcosa. Io spero in quest’ultima eventualità dato che facendo pressione con la lingua sulla corona sento come un piccolo rumore metallico simile a un “tic”. La ringrazio e mi scusi per il disturbo, non ho radiografie per ora perché il mio dentista è in ferie.
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